Sinuose filigrane in cui immergersi alla ricerca di una realtà alternativa. La natura ingannevole dell’effetto moirè invita ad andare oltre la semplice percezione materica, moltiplicando la bidimensionalità della parete.
Sinuose filigrane in cui immergersi alla ricerca di una realtà alternativa. La natura ingannevole dell’effetto moirè invita ad andare oltre la semplice percezione materica, moltiplicando la bidimensionalità della parete.
Questa decorazione da parete è ispirata a Ludovica de Medici, ai suoi tesori, ai suoi gioielli, al suo stile e alla sua audacia di essere una donna oltre il suo tempo. È grazie a questa grande donna che le collezioni medicee vivono e prosperano nelle odierne Gallerie degli Uffizi e nelle Gallerie Palatine. Se oggi possiamo recarci a Firenze e visitare una delle più antiche e importanti collezioni d’arte al mondo, intatta e ancora nel suo prezioso contesto, lo dobbiamo a lei.
Attraverso l’uso delle rondini Leonardo Dini muove il suo percorso creativo verso la scoperta dell’unicità, della bellezza, e della ricchezza in ogni vita umana.
Minuziosamente dipinte a mano e trasferite in Digital Art, le rondini di Dini invitano alla riflessione sul Sé in relazione al pianeta e agli altri.
Il volo di queste rondini si tramuta in un intreccio di figure che sembrano librarsi in una danza, componendo una carta da parati dal sentore quasi floreale dalle sfumature del blu su background nero.
Intrise di affascinanti significati mitologici, le sue opere si distinguono per una condivisa interpretazione allegorica della rondine, simbolo di pace e libertà e, più profondamente, rappresentativa di un vivo senso della vita.
Attraverso l’uso delle rondini Leonardo Dini muove il suo percorso creativo verso la scoperta dell’unicità, della bellezza, e della ricchezza in ogni vita umana.
Minuziosamente dipinte a mano e trasferite in Digital Art, le rondini di Dini invitano alla riflessione sul Sé in relazione al pianeta e agli altri.
Il volo di queste rondini si tramuta in un intreccio di figure che sembrano librarsi in una danza, componendo una carta da parati dal sentore quasi floreale dalle sfumature del blu su background nero.
Intrise di affascinanti significati mitologici, le sue opere si distinguono per una condivisa interpretazione allegorica della rondine, simbolo di pace e libertà e, più profondamente, rappresentativa di un vivo senso della vita.
Attraverso l’uso delle rondini Leonardo Dini muove il suo percorso creativo verso la scoperta dell’unicità, della bellezza, e della ricchezza in ogni vita umana.
Minuziosamente dipinte a mano e trasferite in Digital Art, le rondini di Dini invitano alla riflessione sul Sé in relazione al pianeta e agli altri.
Il volo di queste rondini si tramuta in un intreccio di figure che sembrano librarsi in una danza, componendo una carta da parati dal sentore quasi floreale dalle sfumature del blu su background nero.
Intrise di affascinanti significati mitologici, le sue opere si distinguono per una condivisa interpretazione allegorica della rondine, simbolo di pace e libertà e, più profondamente, rappresentativa di un vivo senso della vita.
Ispirato da una traduzione francese di Paradise Lost pubblicata nel 1863; un libro di 12 capitoli con 21 incisioni acquistato all’asta da Magnus Gjoen. quest’opera d’arte su carta da parati utilizza una tra le incisioni presenti, in contrasto con il camouflage floreale.
Ispirato da una traduzione francese di Paradise Lost pubblicata nel 1863; un libro di 12 capitoli con 21 incisioni acquistato all’asta da Magnus Gjoen. quest’opera d’arte su carta da parati utilizza una tra le incisioni presenti, in contrasto con il camouflage floreale.
In questo lavoro, l’ artista Antonio Barbieri applica l’estetica di forme a tre dimensioni in un contesto bidimensionale e fortemente razionale. La volontà è quella di ricavare un ritmo decorativo da forme naturali, acquisite grazie alla scansione 3D. Ciò che ne deriva è una forma grafica legata al concetto di natura ma con una forte incursione nella tecnologia. Questa natura artificiale è indissolubilmente legata alla tradizione pittorica parietale che è fondamento della nostra storia culturale.
In questo lavoro, l’ artista Antonio Barbieri applica l’estetica di forme a tre dimensioni in un contesto bidimensionale e fortemente razionale. La volontà è quella di ricavare un ritmo decorativo da forme naturali, acquisite grazie alla scansione 3D. Ciò che ne deriva è una forma grafica legata al concetto di natura ma con una forte incursione nella tecnologia. Questa natura artificiale è indissolubilmente legata alla tradizione pittorica parietale che è fondamento della nostra storia culturale.
Contrastando il filo spinato con la morbidezza di un nastro di seta, Gjoen crea una giustapposizione di due elementi intrecciati. Amore contro odio, bene contro male.
La storia della bellezza e del dolore mostra l’infinito intreccio dei due elementi. Una nuova alleanza di speranza e incertezza.
Contrastando il filo spinato con la morbidezza di un nastro di seta, Gjoen crea una giustapposizione di due elementi intrecciati. Amore contro odio, bene contro male.
La storia della bellezza e del dolore mostra l’infinito intreccio dei due elementi. Una nuova alleanza di speranza e incertezza.