Via Salvestrina 12 Panna
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VISIONI
COLORI PRINCIPALI
Background: Panna
***
Tra figure della natura dai colori illogici, strani funghi, fiori guardinghi, e alberi da “paradisus voluptatis” entriamo in una carta da parati a metà tra un viaggio e un sogno.
L’intero paesaggio di Via Salvestrina 12 si sviluppa in 4 metri di base per 3 metri di altezza tutto interamente disegnato, colorato e assemblato in digital art.
Il palazzo dove siamo nati, quello di Via Salvestrina 12, è lo spunto creativo per costruire un mondo immaginato che supera i confini del consueto.
Un’ambientazione onirica che si posiziona esattamente in quello spazio sottile che resta tra immaginazione e realtà. Così entriamo ed usciamo da questo sogno in una situazione di dormiveglia in cui tutto sembra immobile, perfetto.
La finzione viene mascherata in verità e sfuoca i confini creando una “terra di mezzo” nella quale valgono nuove regole. Qui le visioni prendono forma tangibile trasformando lo spettatore in un esploratore di nuovi punti di vista.
Per questo motivo /Via Salvestrina 12/ è forse la carta da parati che ci rappresenta di più.
Quel posto esattamente sulla soglia della nostra immaginazione in cui l’esistenza non è ancora calata all’interno della realtà e dove tutto è concesso.
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COLORI PRINCIPALI
Background: Panna
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Tra figure della natura dai colori illogici, strani funghi, fiori guardinghi, e alberi da “paradisus voluptatis” entriamo in una carta da parati a metà tra un viaggio e un sogno.
L’intero paesaggio di Via Salvestrina 12 si sviluppa in 4 metri di base per 3 metri di altezza tutto interamente disegnato, colorato e assemblato in digital art.
Description
Il palazzo dove siamo nati, quello di Via Salvestrina 12, è lo spunto creativo per costruire un mondo immaginato che supera i confini del consueto.
Un’ambientazione onirica che si posiziona esattamente in quello spazio sottile che resta tra immaginazione e realtà. Così entriamo ed usciamo da questo sogno in una situazione di dormiveglia in cui tutto sembra immobile, perfetto.
La finzione viene mascherata in verità e sfuoca i confini creando una “terra di mezzo” nella quale valgono nuove regole. Qui le visioni prendono forma tangibile trasformando lo spettatore in un esploratore di nuovi punti di vista.
Per questo motivo /Via Salvestrina 12/ è forse la carta da parati che ci rappresenta di più.
Quel posto esattamente sulla soglia della nostra immaginazione in cui l’esistenza non è ancora calata all’interno della realtà e dove tutto è concesso.